Periodontology

Periodontal diseases are currently the first cause of loss of teeth among adults. Correct oral hygiene and timely therapeutic treatment avoid further deterioration and restore a healthy state.

La placca è una pellicola composta da residui di cibo e batteri, che si deposita sul tuo dente in poche ore, ed ha un colore bianco-giallastro. La gengiva a contatto con questa si infiamma, arrossandosi e sanguinando quando viene spazzolata.

Se la placca non viene rimossa con lo spazzolino, dopo 24 ore diventa tartaro.

Il tartaro è una formazione calcarea, ruvida e difficile da rimuovere. Si può formare al di sopra della gengiva, ma anche al di sotto, creando le tasche gengivali.

La gengivite è un’infiammazione delle gengive. Si presenta con gengive rosse, gonfie, che possono sanguinare facilmente. E’ un disturbo ancora reversibile: sono sufficienti infatti un’igiene professionale (detartrasi) e una corretta igiene domiciliare per la guarigione delle gengive.

Se il progredire della gengivite non viene interrotto, può trasformarsi in parodontite.

Questa è una malattia dei tessuti  di sostegno del dente, di cui oltre alla gengiva fanno parte il legamento parodontale e l’osso, ed è dipendente da vari fattori: 

placca e tartaro

fumo

diabete e altre patologia

predisposizione genetica

stress.

 

Se non curata, l’infezione procede in profondità: la gengiva si allontana dal dente, creando tasche in cui i batteri si accumulano; il tessuto osseo viene distrutto; i denti perdono supporto e diventano mobili, fino alla loro perdita.

 

La recessione gengivale è lo spostamento della gengiva dalla sua normale posizione verso la radice del dente, in modo che il dente risulta essere “scoperto” ed “allungato”. E’ causata dalla malattia parodontale e/o da uno spazzolamento non corrretto e troppo violento. La recessione gengivale può rappresentare un grave problema estetico (soprattutto sui denti anteriori) e causare ipersensibilità dentale. 

 

Anni fa, i pazienti affetti da malattia parodontale (che veniva chiamata "piorrea"), non potevano far altro che aspettare la caduta dei loro denti. Oggi fortunatamente non é più così, perchè scienza e ricerca hanno dimostrato che la parodontite è una malattia che si può trattare, e la perdita inesorabile dei denti si può arrestare.

La tua collaborazione è fondamentale per la riuscita del trattamento: in assenza di una corretta igiene orale, anche la terapia migliore, eseguita dal più bravo degli specialisti, è destinata a fallire!

 

I primi passi della terapia parodotale sono rappresentati da:

• Informazione, istruzione e motivazione ad una corretta igiene orale quotidiana con spazzolino manuale o elettrico, strumenti interdentali e colluttorio;

  • Controllo dei fattori che influenzano la progressione della malattia, come il fumo ed il diabete;
  • Rimozione della placca batterica e del tartaro sopragengivale con detartrasi e sottogengivale con levigatura radicolare. La rimozione del tartaro può essere eseguita con ultrasuoni o strumenti manuali.

 

Se la tua collaborazione è stata ottimale, a questo punto della terapia dovremmo ottenere una riduzione significativa e stabile della quantità di placca batterica e tartaro ed una riduzione dell’infiammazione e del sanguinamento delle gengive.

A questo punto si potrà valutare se è necessario affrontare una terapia chirurgica, che può consistere in:

  • TERAPIA CHIRURGICA RIGENERATIVA: ha come scopo quello di ottenere un guadagno di osso intorno a denti compromessi dalla malattia parodontale. Si possono utilizzare innesti di osso sintetico o di tuo osso prelevato da altre zone della bocca.
  • CHIRURGIA MUCOGENGIVALE: corregge difetti di forma, posizione e quantità delle gengive. Le indicazioni principali sono la correzione delle recessioni per esigenze estetiche, protesiche o per sensibilità dei denti. 

 

La malattie parodontale, se non trattata, può causare danni anche in organi distanti dalla bocca, quali cuore e polmoni.

Dati derivati da studi clinici hanno evidenziato che la parodontite può aumentare il carico infiammatorio sistemico, contribuendo all'insorgenza di malattie croniche infiammatorie. I batteri presenti nella nostra bocca possono penetrare nei tessuti gengivali e da lì entrare nel circolo sanguigno, provocando malattie più o meno gravi anche in organi lontani da quello di partenza.

 

Ho un problema di cuore: sono un paziente "a rischio"?

Un paziente cardiopatico sicuramente richiede un'attenta valutazione da parte del clinico, ma in prima persona dovrebbe prestare cura particolare alla salute delle proprie gengive, perchè diversi studi clinici hanno dimostrato una maggiore frequenza di malattie cardiache e vascolari in pazienti affetti da parodontite.

 

Ho il diabete, sono un paziente "a rischio"?

Il diabete, soprattutto se non ben controllato, rappresenta un fattore di rischio per l'insorgenza e l'evoluzione della malattia parodontale. Inoltre è stato dimostrato che i pazienti con parodontite hanno maggiori difficoltà nel controllo della glicemia.

 

La presenza di parodontite facilita l'insorgenza di infezioni respiratorie, e possono anche determinare nelle donne gravide, parti prematuri e neonati sottopeso. Un'adeguata prevenzione della parodontite può contribuire quindi, non solo alla salute della propria bocca, ma anche a prevenire malattie sistemiche ben più gravi.

Può essere utile effettuare una visita di controllo parodontale nel caso in cui un familiare abbia sofferto o soffra di parodontite.

 

Per una donna che ha deciso di iniziare una gravidanza la salute dei propri denti e del parodonto è fondamentale. Diverse ricerche hanno dimostrato che la gravidanza provoca maggiore sensibilità agli attacchi della placca batterica, ma anche la presenza di malattia parodontale può indurre parti prematuri e neonati sottopeso.

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